mercoledì 22 giugno 2016

Isterectomia anticipa la menopausa anche senza ovariectomia

L’asportazione delle ovaie durante l’isterectomia, nelle donne con basse probabilità di cancro ovarico, si associa ad un aumento di rischio mortalità e morbilità per malattie cardiache e neurologiche. Per questa ragione, quando possibile, i chirurghi tendono ad evitare l’ovariectomia.
Secondo un recente studio apparso su Obstetrics and Gynecology però, anche conservare le ovaie può avere conseguenze negative, tramite un meccanismo non ancora chiaro.
Lo hanno scoperto Emanuel Trabuco e colleghi, della Mayo Clinic di Rochester in Minnesota, i quali hanno misurato i livelli di ormone antimulleriano (Amh), una glicoproteina prodotta dalle
cellule della granulosa dei follicoli ovarici, in 148 donne sottoposte a isterectomia senza ovariectomia e in 172 controlli. I risultati hanno dato livelli di ormone simili dopo l’intervento ma molto discordanti un anno più tardi, con un notevole calo nel gruppo di studio. “Ciò suggerisce che l'isterectomia può portare a un danno d'organo non correlato alla riserva ovarica, ossia il patrimonio follicolare e ovocitario di una donna” spiegano gli autori, aggiungendo che le donne sottoposte a isterectomia sono andate in menopausa con un anticipo di quasi due anni rispetto ai controlli. I ricercatori specificano inoltre che le differenze nei livelli ormonali erano più evidenti nelle donne di etnia afro-americana.
“Questi risultati sono in linea con altri studi che hanno esaminato l'effetto dell'isterectomia sulla riserva ovarica e la menopausa, ma dato che i livelli di ormone antimulleriano nelle operate erano simili ai controlli subito dopo l'intervento e minori dopo un anno di follow-up, è possibile che un meccanismo ancora non identificato, estraneo alla regolazione della riserva ovarica, sia alla base del danno” concludono i ricercatori. Keith Hansen, dell'Università del South Dakota, nel suo articolo di commento a questo studio, ricorda che l'American College of Obstetricians and Gynecologists consiglia di conservare la funzione ovarica nelle donne in premenopausa sottoposte ad isterectomia e non a rischio di cancro, avanzando un'ipotesi: “Se l'isterectomia da sola accelera la menopausa, potrebbe aumentare anche la morbilità e la mortalità complessiva in modo simile all'ovariectomia ma in tempi più lunghi”.

Obstet Gynecol. 2016. doi: 10.1097/AOG.0000000000001398 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27054925

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