mercoledì 2 aprile 2014

Acido folico in gravidanza anche per i papà

La dieta dell’uomo nel periodo che precede il concepimento, è altrettanto importante quanto quella della madre.

L’acido folico è una vitamina che appartiene al gruppo B, comunemente denominata vitamina B9. Non viene prodotto dall’intestino, ma deve essere assunto con il cibo. La vitamina B9 è essenziale alla vita dell’uomo, infatti è molto importante per la crescita e il buon funzionamento del sistema nervoso.
Un’alimentazione povera di verdure , fumo e determinate condizioni patologiche possono ostacolare l’assimilazione della vitamina. Studi scientifici dimostrano come la carenza di acido folico possa aumentare il rischio di malformazioni congenite, difetti del tubo neurale, spina bifida o anencefalia.
Carenze di acido folico sono abbastanza comuni nelle donne in gravidanza e negli anziani, per questo è importante l’assunzione di integratori.


I folati si trovano in abbondanza nelle verdure a foglia verde ( broccoli, spinaci, carciofi, lattuga), nei cereali, legumi ed in alcuni frutti ( arance, fragole). Perdite considerevoli di folati si hanno durante il processo di cottura (fino al 95%).
In prospettiva di una gravidanza è fondamentale che la donna assuma 0,4 mg di acido folico, importante per prevenire difetti congeniti al feto. Per le donne con gravidanza a rischio si raccomanda un dosaggio più alto, 4-5 mg al giorno. Sono pochi i cereali che contengono acido folico in quantità da soddisfare il fabbisogno quotidiano con una singola razione. Per questo esistono in commercio alimenti fortificati, come cereali da colazione, biscotti, fette biscottate, succhi di frutta. Per fortificazione si intende l’aggiunta di acido folico sintetico durante il processo produttivo. Si consiglia un uso moderato di assunzione giornaliera.

Secondo lo studio condotto da un gruppo di ricercatori della McGill University a S.te Anne-de-Bellevue, in Canada, anche il futuro papà, dovrebbe prestare attenzione alla propria dieta, arricchendola di acido folico. Esperimenti condotti su topi hanno dimostrato che la carenza di acido folico nei padri può aumentare il rischio di malformazioni nel nascituro. Un aumento del 30 % è stato evidenziato nelle nascite il cui padre non assumeva abbastanza acido folico. La dieta dell’uomo nel periodo che precede il concepimento, è altrettanto importante quanto quella della madre. La carenza di acido folico può alterare l'epigenoma degli spermatozoi e può incidere sullo sviluppo e sul metabolismo del nascituro.

Link allo studio "Low paternal dietary folate alters the mouse sperm epigenome and is associated with negative pregnancy outcomes" pubblicato sul sito nature.com

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