Smarthphone e tablet: stop ai ladri

Un software gratuito vi permette di rintracciare il vostro smartphone o tablet rubato.

Vi hanno mai rubato il cellulare? Quando accade la rabbia è tanta, soprattutto se ad essere stato sottratto è l’ultimo modello di smartphone che avevate tanto desiderato (e anche pagato). In realtà, a preoccuparvi maggiormente dovrebbe essere il pensiero che uno sconosciuto ha nelle mani tutta la vostra vita privata. Infatti ormai i nostri cellulari sono divenuti i custodi di tutti i momenti, le informazioni, le preferenze ed i segreti delle nostre giornate. Sul cellulare archiviamo foto, numeri di telefono, messaggi, appunti, e così via. Se tutte queste informazioni cadessero nelle mani sbagliate il danno sarebbe ovviamente molto
più grande di quello di perdere quel contenitore tecnologico che chiamiamo cellulare.


Per difendere i nostri dati privati esistono prodotti che forniscono una serie di livelli crescenti di protezione. Ne è un esempio “Anti-Theft for Mobile” di F-Secure, un'applicazione scaricabile gratuitamente che permette di controllare da remoto (a distanza) il cellulare che abbiamo perso o che ci hanno rubato. Inviando un sms con un particolare codice al nostro telefono, questo verrà bloccato fino a quando non lo ritroveremo ed inseriremo il PIN di sblocco. Una volta bloccato, tramite un altro comando, il cellulare che abbiamo smarrito può segnalarci la sua posizione inviandoci le coordinate visualizzabili sulla mappa di Google. Nel caso in cui sia stato effettivamente rubato, e nel momento in cui il ladro tenta di cambiare la sim, il nostro cellulare ci invierà in automatico il nuovo numero da poter utilizzare per effettuare una denuncia. Infine, nel momento in cui ci rendiamo conto che i nostri dati sensibili sono in pericolo, possiamo inviare un ultimo codice che cancella tutta la memoria del cellulare, lasciando nelle mani del ladro solo una custodia di plastica inutilizzabile.
Ormai siamo abituati a proteggere con vari sistemi la casa, l’automobile, il pc, perché non fare lo stesso con il cellulare? Soprattutto se non costa niente.

Di Fabio Braghiroli